Occhio secco2018-09-20T15:14:26+02:00

Occhio secco

Una patologia da non sottovalutare

La Sindrome dell’Occhio Secco è una patologia sempre più diffusa che costringe quotidianamente ad affrontare fastidi quali bruciore, appannamento della vista, sensazione di corpo estraneo, arrossamenti, ecc. Si tratta di una patologia da non sottovalutare perché con le attuali tecnologie è possibile affrontarla efficacemente ed intervenire prima che si verifichino seri danni corneali.

Le cause

Le cause che contribuiscono sono: l’uso di smartphone, schermi di tv e pc, ambienti di lavoro troppo secchi, l’esposizione alla luce artificiale, l’uso scorretto ed eccessivo di lenti a contatto, l’inquinamento, l’età, ma anche squilibri ormonali, disfunzioni del metabolismo o diete sbilanciate. La secchezza oculare può insorgere anche in seguito a stati di infiammazione cronica dell’occhio (congiuntiviti, blefariti, allergie).

  • Infiammazione cronica della superficie oculare e delle palpebre
  • Malattie autoimmuni
  • Età sopra i 50 anni
  • Assunzione di farmaci quali antistaminici, decongestionanti nasali o in collirio, antidepressivi, alcuni farmaci antiipertensivi, antiparkinson, ormoni, immunosoppressori.
  • Gravidanza
  • Menopausa
  • Uso prolungato di lenti a contatto
  • Attività a video prolungata
  • Aver subito un intervento di chirurgia refrattiva
  • Traumi
  • Alterazioni palpebrali o esoftalmi che lasciano scoperte porzioni di occhio.

Cosa offriamo ai nostri pazienti?

  • Tutte le più recenti tecnologie diagnostiche per identificare esattamente il tipo di disfunzione lacrimale;
  • un pacchetto di esami specifici esclusi dalla normale visita oculistica, in grado di fornire un corretto inquadramento del problema;
  • uno staff medico ed ortottico dedicato;

L’oculista può contare su un team multidisciplinare (endocrinologo, reumatologo, diabetologo, ginecologo) che interviene quando le cause siano da ricondurre a patologie quali disfunzioni ormonali o metaboliche, menopausa, malattie autoimmuni, ecc..

Il referto è immediato ed il paziente viene seguito in tutto il percorso, nelle terapie e nel follow-up.

Test diagnostici e Terapie

I test diagnostici previsti:

  • BUT (Break Up Time)
  • Interferometria e NiBUT (non Invasive BUT)
  • Meibografia e analisi avanzata del film lacrimale (Sirius)
  • Test di osmolarità (Tear Lab)
  • Test di infiammazione
  • Test di Schirmer o Test Rosso Fenolo

I test hanno l’obiettivo di verificare la qualità e la quantità della lacrima, l’eventuale infiammazione, il corretto funzionamento delle ghiandole di Meibomio, ecc: non sono invasivi né dolorosi e durano pochi minuti ognuno.

Poichè molti fattori possono spesso coesistere ed essere congiuntamente responsabili della sindrome, è necessario un esame completo, effettuato con una strumentazione specifica, per individuare della terapia più efficace.

Le terapie:

Le terapie per per la cura della secchezza oculare prevedono trattamenti diversificati e talvolta complementari. In generale si tratta di:

  • terapie topiche quali colliri e gel (sostituti lacrimali);
  • farmaci per via orale, in particolare se si evidenzia che la secchezza oculare sia il sintomo di altre patologie specifiche;
  • terapia anti infiammatoria;
  • trattamenti delle ghiandole di Meibomio che possono essere – a seconda della situazione – manuali (espressione) o di stimolazione e rigenerazione (con luce pulsata);
  • siero Omologo o Autologo, soluzione particolarmente efficace in alcune circostanze: a questo proposito il PCM ha attivato una collaborazione con l’Ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, dove vengono indirizzati i pazienti idonei a questo tipo di trattamento.
  • occlusione dei puntini lacrimali.

Chiedi al dottore

Se hai dubbi o domande sulla tecnologia più adeguata per correggere il tuo difetto della vista contatta il dott. Franco Torlai

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